La tettoia e necessità del permesso di costruire
Un Lettore, dopo aver letto un nostro precedente intervento su queste pagine, riferisce di voler costruire una tettoia di circa venti metri quadrati di superficie e di volerla chiudere con l’installazione di pareti perimetrali in muratura.
Dal momento che tale manufatto andrebbe appoggiato all’immobile di sua proprietà, costituendone un semplice prolungamento, il Lettore chiede se sia sufficiente la DIA ed eventualmente se corra il rischio di dover pagare una sanzione pecuniaria.
L’art. 31 DPR 380/01 prevede che: “1. Sono interventi eseguiti in totale difformità dal permesso di costruire quelli che comportano la realizzazione di un organismo edilizio integralmente diverso per caratteristiche tipologiche, planovolumetriche o di utilizzazione da quello oggetto del permesso stesso, ovvero l’esecuzione di volumi edilizi oltre i limiti indicati nel progetto e tali da costituire un organismo edilizio o parte di esso con specifica rilevanza ed autonomamente utilizzabile.
2. Il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale, accertata l’esecuzione di interventi in assenza di permesso, in totale difformità dal medesimo, ovvero con variazioni essenziali, determinate ai sensi dell’articolo 32, ingiunge al proprietario e al responsabile dell’abuso la rimozione o la demolizione, indicando nel provvedimento l’area che viene acquisita di diritto, ai sensi del comma 3.”
Gli interventi di installazione di tettoie o di altre strutture che siano comunque apposte a parti di preesistenti edifici come strutture accessorie di protezione o di riparo di spazi liberi, cioè non compresi entro coperture volumetriche previste in un progetto precedentemente approvato, possono ritenersi sottratti al regime del permesso di costruire soltanto ove la loro conformazione e le loro ridotte dimensioni rendono evidente e riconoscibile la loro finalità di semplice decoro ovvero di riparo e protezione della parte dell’immobile cui accedono.
Dalla breve esposizione del Lettore sembrerebbe che la tettoia non possa essere qualificata come pertinenza dell’immobile, sia in virtù delle non modeste dimensioni, sia per i materiali impiegati e non suscettibili di essere agevolmente asportati e per il fatto di risultare chiusa su più lati, suscettibile, dunque, di autonoma utilizzazione e di non irrilevante alterazione dello stato dei luoghi.
Da ciò consegue che per l’installazione di tale struttura sarà necessario il permesso di costruire, non già la sola denuncia di inizio attività.
Inoltre, in caso di costruzione abusiva, conseguirà l’applicazione della sanzione demolitoria e non la sanzione pecuniaria, poichè prevista per le opere realizzate in assenza della DIA.
© Avv. Michele De Bellis, 23 febbraio 2010,