Certificazione energetica: i nuovi obblighi
Per concludere la breve analisi della certificazione energetica degli edifici iniziata le settimane scorse, quest’oggi sottoponiamo all’attenzione dei Lettori una nuova Direttiva comunitaria, in fase di approvazione, che imporrà nuovi obblighi agli Stati membri.
In particolare, la Direttiva afferma che “Il certificato di prestazione energetica comprende la prestazione energetica di un edificio e valori di riferimento quali i requisiti minimi di prestazione energetica al fine di consentire ai proprietari o locatari dell’edificio o dell’unità immobiliare di valutare e raffrontare la prestazione energetica.” .
Da ciò deriverebbe l’estensione dell’obbligo di dotare dell’Attestato di Certificazione Energetica gli edifici, oltre che oggetto di compravendita, come attualmente imposto dalla normativa vigente, anche oggetto di locazione.
Sul punto, invero, occorre segnalare che alcune Regioni italiane, tra cui Lombardia ed Emilia-Romagna, hanno già introdotto tale obbligo con decorrenza dal giorno 1 luglio 2010, come peraltro prevedeva la normativa nazionale del 2006.
Ancora, la Direttiva comunitaria in parola sembrerebbe prevedere l’obbligo di indicare negli annunci di vendita il consumo dell’edificio, obbligo del rilascio dell’attestato per gli edifici in cui una metratura utile totale di oltre 500 mq sia occupata da enti pubblici e abitualmente frequentata dal pubblico.
In più, dal 30.06.2014 non sembrerebbe essere più possibile incentivare le costruzioni e le ristrutturazioni edilizie che non rispettino i requisiti minimi in materia di rendimento energetico ed entro il 31 dicembre 2020 si prevedrebbe che tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici a energia quasi zero.
© Avv. Michele De Bellis, 8 giugno 2010,