Collegato Lavoro: le novità introdotte in Gazzetta Ufficiale
Sul supplemento ordinario n. 243 della Gazzetta Ufficiale n. 262 del 9 novembre 2010, è stato pubblicato il c.d. “collegato lavoro” alla Finanziaria 2009, ovvero la legge n. 183 del 4 novembre 2010 recante “Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti…”.
Si sottolinea sin d’ora che le nuove regole introdotte dal collegato lavoro entreranno in vigore il prossimo 24 novembre.
Numerose sono le novità introdotte da tale legge: dall’arbitrato per le controversie sul lavoro all’apprendistato al posto dell’ultimo anno di scuola dell’obbligo, sino ad arrivare alle modifiche dei termini di impugnazione dei licenziamenti.
Riservando alle prossime uscite gli approfondimenti in ordine alle novità più rilevanti, occorre innanzitutto osservare che, in particolare, viene privilegiato l’utilizzo dell’istituto dell’arbitrato nelle controversie di natura giuslavoristica, che potrà essere adito alternativamente alla giustizia ordinaria, ad esclusione, è bene precisarlo, delle controversie in ordine a licenziamenti e dimissioni, qualora nel contratto di lavoro sia prevista un’apposita clausola compromissoria.
Altra novità introdotta dal collegato lavoro è la previsione del tentativo di conciliazione non più obbligatorio, ma facoltativo.
Per quanto riguarda la procedura per impugnare i licenziamenti, entro 60 giorni il lavoratore ha la possibilità di impugnare il provvedimento espulsivo e, questa la sostanziale novità, tale impugnazione diverrà inefficace qualora non sia seguita, nei successivi 270 giorni, dal deposito del ricorso, ovvero dal deposito della richiesta di tentativo di conciliazione.
Inoltre diventa possibile assolvere l’ultimo anno di obbligo di istruzione (cioè dai 15 anni di età) attraverso un contratto di apprendistato in un’azienda.
Sul fronte del pubblico impiego viene introdotta la possibilità di chiedere l’aspettativa anche per avviare in’attività imprenditoriale o di libera professione.
In definitiva il collegato lavoro, un testo di 50 articoli modificativo di molte norme esistenti e incidente in modo rilevante sul codice di procedura civile, contiene molte innovazioni: disposizioni correttive che toccano i diversi ambiti del lavoro, sia privato che pubblico.
Come già anticipato, nelle prossime uscite approfondiremo alcune delle novità più rilevanti.
© Avv. Michele De Bellis, 24 novembre 2010,