Multe sotto i “riflettori”
Infrazione al codice della strada. Nulli i verbali se manca l’informativa sul trattamento dei dati personali.
Un Lettore riferisce di aver ricevuto una serie di multe per aver transitato in una Zona a Traffico Limitato sottoposta a videosorveglianza, precisando, però, di non aver notato alcun cartello che segnalasse la presenza di videoregistrazioni.
Il Lettore chiede se vi sia la possibilità di impugnare i verbali di accertamento notificati.
Con una recente delibera, il Garante della privacy ha chiarito che sussiste l’obbligo di informare chiunque acceda o transiti in una zona sottoposta a videosorveglianza e che anche i conducenti dei veicoli e le persone che accedono o transitano in aree dove sono attivi sistemi elettronici di rilevazione automatizzata delle violazioni devono essere preventivamente informati in ordine al trattamento dei dati personali.
Peraltro, si osserva che qualora si introducano sistemi di rilevazione degli accessi dei veicoli ai centri storici ed alle zone a traffico limitato, la pubblica amministrazione dovrà rispettare quanto previsto dal d.p.r. 250/99, il quale prevede che i dati trattati possono essere conservati solo per il periodo necessario per contestare le infrazioni e definire il relativo contenzioso, ferma restando l’accessibilità agli stessi per fini di polizia giudiziaria o di indagine penale.
In definitiva, non appare sufficiente la sola segnalazione dell’impianto di rilevamento delle infrazioni, ma risulta necessaria anche l’informativa in ordine al trattamento dei dati personali di chi transita, ovvero acceda alle zone videosorvegliate.
Qualora, dunque, effettivamente venga accertata l’assenza di tale informativa, il Lettore potrebbe ragionevolmente impugnare i verbali di contestazione notificati.
© Avv. Michele De Bellis, 14 aprile 2012,